06.10.2019
Greta Thunberg: “incubo populista” (Bjorn Ulvaeus / ABBA), “caso di infanzia sfruttata” (Rodolfo Casadei), “esempio di massima ingratitudine” (Francesco Battaglia, professore di chimica-fisica), “Rompiballe” (Vittorio Feltri), “Gretina” (Libero), “svedesina” (Bernard Pivot, giornalista francese) “manichino del dissenso pilotato” (Diego Fusaro, saggista e opinionista), “bimba malata e sfruttata” (Gergely Gulya, vice premier ungherese) “una pedina” (Vladimir Putin), “mocciosa viziata” (Jeremy Clarkson, conduttore televisivo UK), “Giovani, non lasciatevi ingannare” (radio Maria), “una faccia odiosa” e “spero che uno psicopatico la abbatta” (Bernard Chenebault, facoltoso imprenditore francese). Ecco alcune “perle” del bashing mediatico che si è abbattuto in queste ultime settimane sulla giovane attivista climatica svedese.
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