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Non è mai stato così redditizio dotarsi di un impianto fotovoltaico privato

Articolo del 19 agosto 2022

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Dalla Gran Bretagna giunge la notizia che, a causa dei prezzi delle energie fossili alle stelle, gli impianti fotovoltaici domestici potranno essere ammortizzati addirittura in soli 4 anni. Con l'aumento dei costi dell'energia, le famiglie che dispongono di un impianto fotovoltaico sul proprio tetto possono infatti risparmiare ogni mese centinaia di sterline

Il tempo necessario per l’ammortamento di un impianto fotovoltaico sul tetto della propria casa sta diminuendo drasticamente, ciò a causa in particolare del massiccio aumento dei costi delle energie fossili e di conseguenza anche dell’elettricità fornita dalle centrali a gas. Nuovi dati suggeriscono infatti che, grazie ai risparmi che genera sulla bolletta energetica, potrebbero essere presto necessari soltanto 4 anni*) per ripagare il debito contratto per finanziarlo. Infatti l’elettricità prodotta sul tetto di casa propria costa molto meno di quella offerta in rete dai grandi fornitori di energia elettrica. Ciò significa che questi impianti fotovoltaici si ripagano entro una manciata di anni.

Stando al sito www.carbonbrief.org, nel giro dei soli ultimi 2 anni il periodo di ammortamento per un impianto fotovoltaico da 4.300 sterline, con una potenza di 3 kW, è sceso da 16.7 anni a 11.1 anni.

Per ben 5 decenni la bolletta energetica media (elettricità & gas) di un’economia domestica britannica s’aggirava attorno alle 1000 sterline all’anno (bolletta media aggiustata all'inflazione), talvolta un po’ di più e talvolta un poco di meno. Quella del mese di giugno dell’anno scorso ammontava ad esempio in media a 95 sterline (108 franchi). Nell’aprile di quest’anno invece, a causa soprattutto della guerra in Ucraina, la bolletta energetica media di un’economia domestica del Regno Unito è schizzata a 170 sterline (193,5 franchi) mensili. A portare alle stelle le bollette energetiche dei britannici sono i prezzi stratosferici raggiunti in questi mesi dal gas fossile sui mercati internazionali.

La situazione è destinata a peggiorare ulteriormente durante il prossimo inverno. Stando alle previsioni pubblicate recentemente dalla società di consulenza energetica Auxilione, il prezzo pagato da un’economia domestica britannica media per l’energia consumata in un mese salirà a oltre 300 sterline (341,5 franchi) entro il prossimo ottobre, per poi oltrepassare le 375 sterline (427 franchi) a gennaio e sfiorare le 440 sterline (500 franchi) nell’aprile dell’anno prossimo.

Le rinnovabili mai state così convenienti

L’attuale impennata dei prezzi delle energie fossili rende le opzioni rinnovabili ancora più convenienti di quanto non lo fossero già state finora. Che si tratti di vasti parchi eolici sulla terraferma o sul mare, la cui elettricità costa già ora quattro volte meno di quella prodotta dalle centrali a gas, oppure di impianti fotovoltaici domestici che potrebbero essere ammortizzati in meno di cinque anni, la spinta economica per raggiungere lo zero netto di emissioni di gas serra non è mai stata così forte.

Purtroppo, secondo Carbon Brief, lo shock dei prezzi dell’energia toccherà come al solito in modo più brutale le fasce più deboli della popolazione e potrebbe addirittura spingere entro gennaio i due terzi delle famiglie britanniche verso la povertà. Gli inquilini delle case popolari più a buon mercato e in genere meno bene isolate, dovranno infatti sborsare fino a 2'000 sterline più, rispetto a chi abita in immobili più recenti ed efficienti dal punto di vista energetico.

*) Per calcolare l’ammortamento entro 4 anni di un impianto fotovoltaico privato costato 4'300 sterline (4‘895 franchi), Carbon Brief è partito dall’ipotesi che una famiglia utilizza il 45% dell'elettricità prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, rivendendone il resto alla rete al prezzo di 4 pence al kWh. Tuttavia, più 'elettricità è utilizzata dal proprietario dell'abitazione anziché essere rivenduta alla rete, più corto sarà il tempo necessario all’ammortamento.