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Allarme rosso per il surriscaldamento del clima

Articolo del 15 novembre 2023

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Manca oramai meno di un decimo di grado al superamento della fatidica soglia del +1,5° fissata alla conferenza di Parigi per salvare il nostro pianeta dal disastro climatico 

A livello globale, ottobre 2023 è stato il mese di ottobre più caldo mai registrato, con una temperatura media di 15,3°C, ossia più caldo di 1,7°C rispetto alla stima della temperatura media dei mesi di ottobre del periodo che va dal 1850 al 1900, quello cioè che viene considerato il periodo di riferimento quando si parla di “periodo preindustriale”. Da notare che il precedente record di temperatura media per il mese di ottobre era stato registrato appena 4 anni fa e che quello di quest’anno lo ha superato di ben 0,4°C.

Anche la temperatura della superficie degli oceani ha segnato nell’ottobre di quest’anno un record, raggiungendo fra il 60° parallelo Sud e il 60° parallelo Nord in media i 20,79°C.

Il mese di ottobre non è stato l’unico mese di quest’anno a segnare un record di temperatura: giugno, luglio, agosto e settembre sono pure stati mesi con temperature record che hanno superato di gran lunga le medie stagionali. Ecco perché, per i primi 10 mesi dell’anno in corso, la temperatura media globale è la più alta mai registrata finora: ossia ben 1,43°C al di sopra della media preindustriale del 1850-1900.

Si è parlato molto in questi ultimi mesi del fenomeno El Niño, che sarebbe la causa di questi record, ma gli El Niño del 1979 e del 2015 sono stati molto più potenti di quello attuale e non hanno mai provocato scarti di temperatura di tali dimensioni.

Con la temperatura aumentano in modo esponenziale anche i disastri climatici

Proprio in questi giorni è stato pubblicato dal governo statunitense il “Fifth National Climate Assessment”, un rapporto sul surriscaldamento del clima negli Stati Uniti, in cui si fa notare che il Nord America si sta riscaldando più velocemente della media globale e che i suoi cittadini ne stanno già subendo gravi conseguenze. Lo studio, compilato da oltre 750 esperti, fa seguito a un'estate di eventi climatici estremi che hanno coinvolto tutte le regioni del paese, fra cui gli incendi catastrofici e mortali alle Hawaii, il fumo soffocante dei giganteschi incendi lungo la costa orientale degli Stati Uniti e il caldo record e la siccità in molti stati dell’unione. Stando alla climatologa Allison Crimmins, direttrice del “National Climate Assessment”, gli incendi, le ondate di calore il caldo intenso, le inondazioni e altri impatti del surriscaldamento del clima provocano oramai in media ogni 3 settimane nei soli Stati Uniti un disastro con danni superiori al miliardo di dollari. Negli anni '80 del secolo scorso disastri di tali dimensioni se ne contavano in media al massimo uno ogni 4 mesi.

Per quel che concerne l’Europa, un bilancio dei disastri climatici del 2023 non è ancora stato stilato, ma, se si considera solo il 1° semestre, le gravi inondazioni che hanno colpito l’Italia nord-orientale e i paesi limitrofi hanno causato danni estremamente elevati. Particolarmente colpita è stata l’Emilia-Romagna, dove dopo due anni di siccità, si sono verificati a maggio precipitazioni estreme che hanno causato l’esondazione di 23 fiumi con danni e perdite stimate a oltre 10 miliardi di euro. In Spagna la siccità estrema ha gravemente compromesso il raccolto di olive, facendo schizzare alle stelle il prezzo dell’olio d’oliva di cui la Spagna è stata finora il maggiore produttore ed esportatore mondiale.

Solo nei primi 6 mesi del 2023 i disastri ambientali registrati nel mondo hanno provocato perdite economiche per complessivi 184 miliardi di euro e ben 62mila vittime: in media oltre 1 miliardo di euro di danni e 342 vittime ogni giorno. Sempre nel 1° semestre i danni registrati in Europa ammontavano a 56 miliardi di euro. Con il surriscaldamento del clima continua dunque a crescere l’intensità e la frequenza degli eventi estremi come alluvioni, tempeste, grandinate, ondate di calore, siccità e incendi. Stando a Swiss Re, uno dei principali fornitori mondiali di assicurazioni e di riassicurazione, i danni economici assicurati aumentano di anno in anno al ritmo di 5-7% facendo anche lievitare i costi delle assicurazioni, e dire che gran parte dei danni causati dal surriscaldamento del clima non sono nemmeno assicurati.