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Svizzera fanalino di coda nel fotovoltaico e nell’eolico

Articolo del 24 maggio 2022

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La Svizzera, una delle nazioni economicamente più sviluppate del continente europeo, che con un Pil pro capite di 78.112 dollari si situa al 5° posto della classifica dei paesi più ricchi del mondo, ebbene la Svizzera è anche il fanalino di coda per quel che concerne la transizione energetica 

Dal 2015, data della firma dell’accordo sul clima di Parigi, ad oggi, la parte di fotovoltaico e di eolico nel mercato globale dell'elettricità è raddoppiata e l’anno scorso ha oltrepassato per la prima volta la soglia del 10%. 10.3% per l’esattezza. L’anno precedente la parte di mercato di queste due rinnovabili si situava al 9,3%. Sono oramai ben 50 i paesi che generano più d’un decimo della loro elettricità col vento e col sole, con sette paesi che l'anno scorso hanno raggiunto questo traguardo per la prima volta, ossia: Cina, Giappone, Mongolia, Vietnam, Argentina, Ungheria e El Salvador. Tuttavia in questa lista si cerca invano il nome della Svizzera.

I campioni del mondo di fotovoltaico ed eolico

Fra i 10 paesi in cima alla classifica, 9 sono europei, eccoli: al primo posto si situa la Danimarca col 51.9%, seguono l’Uruguay (46.7%), il Lussemburgo (43.4%), la Lituania (36.9%), la Spagna (32.9%), l’Irlanda (32.9%), il Portogallo (31.5%), la Germania (28.8%), la Grecia (28.7%) e il Regno Unito (25.2%).

La Svizzera fanalino di coda

In Svizzera meno del 6% dell’elettricità viene prodotta tramite il fotovoltaico e l’eolico. A titolo di paragone: in Germania il solo fotovoltaico ha coperto l’anno scorso l’8.8% del fabbisogno di elettricità, un altro 20% è stato coperto dall’eolico.

Se in Svizzera il fotovoltaico appare finalmente in crescita, non si può certamente dire la stessa cosa per quel che concerne l’eolico. Quest’ultimo è infatti bloccato da procedure e ricorsi infiniti. I suoi detrattori utilizzano infatti tutti i cavilli giuridici immaginabili e possibili per bloccare i progetti. Ecco perché attualmente gli impianti eolici svizzeri coprono meno dello 0,3% del fabbisogno di elettricità del nostro paese. A titolo di paragone nella vicina Austria, un paese alpino dalla topografia simile alla nostra, l’eolico fornisce oltre il 10% dell’energia elettrica.

Quasi vent'anni per realizzare un parco eolico in Svizzera

Un esempio: per realizzare il Parco eolico del Gottardo, composto da 5 turbine dell'altezza di 98 metri, installate a 2'100 metri di quota, sono stati necessari ben 18 anni. Di questi 16 sono stati spesi per la pianificazione, in ricorsi e per l’approvazione del progetto. Soli 8 mesi (2 estati) sono stati necessari alla sua realizzazione. Inoltre, per ottenere il nulla osta, il progetto, che in origine prevedeva 13 turbine, ha dovuto essere ridimensionato a sole 5, le quali comunque produrranno sufficiente energia elettrica per rifornire dalle 4'000 alle 5'000 economie domestiche, ossia l’intera valle Leventina.

Da notare che i parchi eolici rappresentano il complemento ideale agli impianti fotovoltaici e idroelettrici, perché producono energia anche di notte e soprattutto nel periodo invernale, quando gli impianti idroelettrici e solari ne producono poca. 

Ricordiamo che la prima turbina eolica è entrata in funzione in Svizzera oltre 35 anni fa, ma, se continueremo di questo passo, la tanto proclamata neutralità climatica per il 2050 rimarrà una chimera.