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Volare a zero emissioni di CO2 è possibile già oggi

Articolo del 15 agosto 2019

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ZeroAvia, una compagnia basata in California, ha presentato un aereo con un motore a idrogeno, che secondo i suoi ideatori sarà meno costoso da produrre, dimezzerà i costi operativi dei velivoli e non produrrà un grammo di CO2

Foto: Questo Piper, alimentato esclusivamente all’idrogeno, ha un raggio d’azione di 800 km

Ogni giorno più di centomila aerei si alzano in volo nei cieli del nostro pianeta con un impatto inquinante che contribuisce massicciamente al riscaldamento climatico. Dal 1990 il numero di passeggeri aerei è triplicato, idem per il trasporto aereo di merci e la International Air Transport Association (IATA) prevede per il 2035 un ulteriore raddoppio del numero dei passeggeri. L’aviazione civile è la fonte di CO2 che cresce più rapidamente ed è attualmente responsabile del 4-5% delle emissioni globali di CO2. Ecco perché urge trovare per gli aerei propellenti alternativi a quelli fossili, ossia al kerosene.

ZeroAvia si lancia nei motori per aerei a zero emissioni

Pochi mesi fa ha spiccato il volo all’aeroporto di Hollister in California un piccolo aereo a 6 posti. Dall’esterno sembrava uno di quei tanti Piper M-class che popolano tutti gli aeroporti regionali, ma il suo motore, invece di funzionare al kerosene, era alimentato da idrogeno. Ad essere precisi il motore dell’aereo è elettrico, ma è alimentato con l’elettricità prodotta da una pila a combustibile che si trova a bordo del velivolo e che lei invece funziona all’idrogeno. A modificare la motorizzazione del Piper M-class è stata una start-up, la ZeroAvia, con sede a Hollister. Si tratta del primo aereo di queste dimensioni al mondo che funziona all’idrogeno e che quindi non rilascia la minima traccia di CO2. Per ZeroAvia si è trattato di un semplice test, per vedere se il sistema con la pila a combustibile all’idrogeno funziona. L’obiettivo vero è un altro: produrre sistemi di propulsione elettrici basati su pile al combustibile da inserire in velivoli da 20 posti destinati a voli regionali di distanze fino a 800 km e ciò già a partire dal 2022

Numerose altre start-up sono negli starting blocks per l’elettrificazione del trasporto aereo

Molte altre giovani ditte stanno lavorando alacremente allo sviluppo di tecnologie in grado di azzerare le emissioni degli aerei. La maggior parte di esse si sta tuttavia concentrando su aerei elettrici alimentati da batterie. Fra queste figura la californiana Ampaire, la start-up il cui primo velivolo con motore elettrico a batteria è decollato recentemente. Ampaire si è specializzata nella trasformazione di piccoli aerei a motorizzazione convenzionale in aerei elettrici. Un altro esempio è Eviation, una start-up israeliana che ha presentato recentemente Alice, un velivolo a batteria in grado di trasportare 9 passeggeri su una distanza di un migliaio di km.

Il vantaggio delle pile a combustibile

Secondo Val Miftakhov, CEO di ZeroAvia, le pile a combustibile all’idrogeno hanno un grosso vantaggio sulle batterie: “nell’immediato futuro sarà molto difficile far volare degli aerei a batteria di grosse dimensioni” e ciò a causa del peso delle batterie. A parità di peso, un sistema basato sulla pila a combustibile è in grado di fornire 4 volte più elettricità di uno basato sulle batterie attualmente disponibili sul mercato. A una compagnia aerea con molte linee a corto raggio, disporre di aerei con motori elettrici alimentati da pile al combustibile all’idrogeno permette non solo di azzerare l’inquinamento atmosferico, ma anche di dimezzare i costi operativi e questo perché i motori elettrici sono più efficienti dal punto di vista energetico e richiedono molto meno manutenzione.

Norvegia: aviazione al 100% elettrica già nel 2040

In un futuro più lontano l’idrogeno potrebbe pure essere utilizzato per aerei più grandi e per tragitti su lunga distanza. Per questo tipo di velivoli l’utilizzo di idrogeno liquido richiederà tuttavia ancora parecchio lavoro di ricerca sui materiali e numerosi test per garantire la massima sicurezza. Per immagazzinare le provviste di idrogeno dei suoi aerei, ZeroAvia utilizza per ora dei recipienti a forma di cilindro in fibra di carbonio, simili a quelli utilizzati dalla Toyota nella sua automobile a idrogeno Toyota Mirai.

I promotori di ZeroAvia si dichiarano molto ottimisti, essendo già in trattative con diverse compagnie aeree, e la loro tecnologia potrebbe essere adottata prossimamente dalla Norvegia, il cui governo intende portare il paese ad un’aviazione civile al 100% a zero emissioni entro il 2040.