Oceani a febbraio caldi come in luglio
24.02.2024
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Articolo del 08 marzo 2019
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Fra il 1992 e il 2001, lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia faceva finire nel mare ogni anno in media 34 miliardi di metri cubi di acqua supplementare. Oggi ne riversa 11 volte di più, ossia 280 miliardi di metri cubi all’anno
Secondo uno studio pubblicato martedì dalla rivista scientifica Cryosphere, in parte della Groenlandia piove oramai anche in inverno. Lo studio è stato effettuato sulla base di rilevamenti di una ventina di stazioni meteorologiche sparse su tutta l’isola, stazioni che hanno registrato nel corso degli anni le temperature e le precipitazioni di neve e pioggia
“Analizzando questi rilevamenti”, ha dichiarato la dottoressa Marilena Oltmanns del centro di ricerca oceanica GEOMAR e una delle principali responsabili dello studio, “siamo rimasti sorpresi dal fatto che piovesse anche in inverno”. Fino a pochi anni or sono, infatti, in Groenlandia d’inverno cadeva soprattutto neve. Il problema, prosegue la Oltmanns, è che la pioggia accelera lo scioglimento dei ghiacciai, da un lato perché la pioggia è più calda del ghiaccio e dall’altro perché essa diminuisce l’effetto albedo della superficie dei ghiacciai (albedo sta per “bianchezza” e la neve, essendo più bianca, riflette un quantitativo maggiore di raggi solari), incrementando quindi l’assorbimento del calore dei raggi solari. Anche se la pioggia che cade in inverno sui ghiacciai gela molto rapidamente, essa cambia la caratteristica della superficie del ghiaccio, la quale, diventando molto più scura, lo “pre-condiziona” per uno scioglimento più rapido nell’estate successiva.
Finora si pensava che la maggior parte della perdita di ghiaccio della Groenlandia fosse dovuta al distacco di grossi iceberg dai ghiacciai che scivolano sempre più in fretta verso il mare, ma ora si costata che il 70% della perdita di massa dei ghiacciai groenlandesi è dovuto al loro scioglimento, fenomeno incrementato per una parte rilevante anche alla pioggia.
Va notato che negli ultimi decenni nelle regioni artiche le temperature medie sono salite in modo molto più rapido e massiccio del resto del pianeta, al polo nord, negli ultimi 10 anni, addirittura di oltre 4°C. La Groenlandia, che fa parte di queste regioni, benché situata più a sud, ha visto le sue temperature medie estive salire di ben 1,8°C e le medie invernali addirittura di 3°C.
Fino a qualche decennio fa lo scioglimento estivo dei ghiacci groenlandesi era bilanciato dalle precipitazioni nevose invernali, ma negli ultimi decenni la fusione di questi ghiacciai s’è enormemente accelerata, contribuendo in modo sostanziale all’aumento del livello degli oceani. Sulla base di rilevamenti satellitari, si stima che attualmente la Groenlandia contribuisca all’innalzamento degli oceani riversando in mare ogni anno oltre 440 miliardi di metri cubi di acqua. Ricordiamo che i ghiacciai della Groenlandia contengono una riserva di acqua di dimensioni tali da provocare un innalzamento del livello dei mari di 7 metri, qualora dovessero sciogliersi completamente.