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La Francia vieta i voli a corto raggio

Articolo del 01 giugno 2023

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I voli a corto raggio sono i più dannosi per il clima e spesso inutili grazie ai buoni collegamenti ferroviari. La Francia li sta vietando per decreto, ma non tutti. Sono interessati solo alcuni voli nazionali.

Per quel che concerne l’impatto dell’aviazione civile sul clima, la Francia sta assumendo un piccolo ruolo pionieristico: è infatti il primo Paese al mondo a vietare i voli a corto raggio, tuttavia solo a determinate condizioni. Infatti i collegamenti nazionali che saranno soppressi sono solo quelli in cui la meta può essere raggiunta in treno in meno di due ore e mezza. Ciò si applica quindi ai voli tra Parigi Orly e Nantes, nonché Bordeaux e Lione.

L'obiettivo del governo francese è quello di ridurre le emissioni di CO2 del settore dei trasporti e di promuovere le opzioni di viaggio più sostenibili. Questa decisione è parte del pacchetto di misure volte a raggiungere gli obiettivi nazionali in materia di protezione del clima.

Da notare che nel dicembre scorso la Commissione dell’Unione Europea aveva già concesso il suo nulla osta a questa misura per un periodo di prova di 3 anni. Un anno prima della fine di questo periodo di prova, la Francia dovrà presentare all’UE una relazione sui suoi effetti.

Ovviamente le nuove disposizioni hanno sollevato anche critiche, da un lato da parte dell’associazione degli aeroporti francesi ed europei che lamentano una possibile distorsione della concorrenza, dall'altro lato Greenpeace afferma che il divieto non è abbastanza incisivo, in quanto riguarda solo una frazione dei circa 100 collegamenti aerei interni alla Francia. La misura fa parte di un catalogo di misure stilato dal “Consiglio dei Cittadini per il Clima” nel 2020, proposte che il Presidente francese Emmanuel Macron aveva dichiarato di voler attuare quasi tutte.

Da notare che proprio in questi giorni Austria, Francia e Paesi Bassi hanno chiesto all’UE regole più severe per i jet privati, i quali emettono pro capite, o meglio “pro passeggero”, quantità eccessive di CO2.