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Il livello del mare aumenta sempre più rapidamente

Articolo del 15 agosto 2022

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Recentemente ha fatto scalpore un articolo del quotidiano britannico The Independent che titolava “Le aree costiere del Regno Unito a rischio di mareggiate estreme a causa dell'aumento del livello del mare di 16,5 cm dagli anni '90”

Dagli anni novanta ad oggi, in Gran Bretagna il livello del mare è aumentato di circa 16,5 cm. A costatarlo un nuovo rapporto dal titolo “State of the UK Climate 2021”, pubblicato dalla Royal Meteorological Society. Si tratta di un dato allarmante che mette a rischio vaste aree costiere britanniche sottoposte a tempeste sempre più frequenti e violente.

Il livello dei mari cresce a un ritmo sempre più veloce

Se si considerano solo le cifre sul lungo termine, l’aumento del livello dei mari potrebbe sembrare quasi insignificante. Dal 1880 ad oggi esso è infatti aumentato in media solo di circa 1.5 millimetri all’anno, per un totale situato fra i 21 e i 24 centimetri in 140 anni. Questa cifra tuttavia nasconde un trend molto preoccupante: se nell’ultimo decennio del 19° secolo l’aumento annuo era quasi nullo, negli anni 1993-2000 l’aumento è stato in media di 2.5 millimetri, mentre nella media degli anni 2013- 2021 il livello del mare è salito a addirittura 4.8 millimetri all’anno, ossia di quasi ½ centimetro.

La massiccia fusione delle calotte glaciali e il surriscaldamento degli oceani all’origine di questo aumento

Il livello dei mari continua dunque a salire in maniera sempre più rapida e ciò a causa dell'aumento della fusione sempre più massiccia delle calotte glaciali della Groenlandia, dell'Antartide e anche degli altri ghiacciai continentali. Secondo il “Polar Portal Season Report 2021”, pubblicato dal servizio danese di monitoraggio dell’Artico, il 2021 è stato il 25° anno consecutivo in cui la calotta glaciale della Groenlandia ha perso più massa durante la stagione estiva di quanta ne abbia guadagnata durante l’inverno. L’estate scorsa la sola Groenlandia ha visto liquefarsi e dileguarsi nell’oceano ben 166 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Va notato che in questi ultimissimi anni non è andata molto meglio nemmeno alla calotta glaciale dell’Antartide, considerata fino a pochi anni or sono molto più stabile.

A ciò va aggiunto il surriscaldamento degli oceani. Infatti gli oceani assorbono circa il 90% del calore provocato dall’eccessivo effetto serra, causato dall’utilizzo di combustibili fossili, e l’acqua, scaldandosi, aumenta di volume. Stando alle proiezioni della NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti, entro il 2050 il livello dei mari dovrebbe crescere in media di altri 25-30 centimetri. Da notare che l’aumento del livello del mare non si manifesta ovunque con la stessa intensità, vi sono infatti regioni dove, per il movimento delle placche tettoniche, il terreno si sta lentamente alzando, altre invece dove invece si sta abbassando. Sulla costa Est degli Stati Uniti, che sta lentamente sprofondando, è così previsto nel corso dei prossimi 30 anni un aumento del livello del mare fino a 45 centimetri, mentre nelle isole Hawaii esso non dovrebbe superare i 20 cm.

Inondazioni moltiplicate per 10 e sempre più disastrose entro il 2050

Nel corso dei prossimi 30 anni l'innalzamento del livello del mare aumenterà notevolmente il ritmo delle inondazioni costiere. Con l’aumento del livello del mare aumenta infatti anche il livello delle mareggiate che raggiungono l’entroterra e, secondo le previsioni, la frequenza delle cosiddette inondazioni “moderate” sarà più che decuplicata rispetto ad oggi, ciò mentre quelle che oggi sono ancora considerate inondazioni “moderate”, si trasformeranno in fenomeni molto più devastanti. La NOAA prevede che nel 2050 queste inondazioni "gravi" saranno cinque volte più frequenti di oggi.

Se dovessero fallire le misure di contenimento delle emissioni di gas serra, il livello dei mari potrebbe aumentare di oltre 2 metri

A determinare le dimensioni della catastrofe saranno le emissioni attuali e future di gas a effetto serra. In base al livello attuale di emissioni, nei prossimi 80 anni il livello del mare dovrebbe crescere di circa altri 60 centimetri. Se invece non si riuscisse a contenere le emissioni future, si potrebbe verificare un ulteriore innalzamento del livello del mare di mezzo metro fino a un metro e mezzo, a seconda degli scenari presi in considerazione, portando l’aumento complessivo da 1.1 a 2.1 metri entro fine secolo. Per intanto le previsioni appaiono tutt’altro che rosee. Non solo il consumo di combustibili fossili continua ad aumentare in modo incontrollato e con esso l’effetto serra, ma proprio in questi giorni è apparso nella rivista scientifica "Communications Earth & Environment" uno studio che rivela che negli ultimi quattro decenni l'Artico s’è riscaldato quattro volte più velocemente della media del pianeta.