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Non ci sono più scuse: il fotovoltaico è oramai l’energia più a buon mercato di tutte

Articolo del 04 dicembre 2020

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10 anni fa il fotovoltaico era l’energia più cara di tutte e costava il triplo dell’energia nucleare. Nel frattempo il suo prezzo è calato del 90% e oggi costa ¼ del nucleare. Fotovoltaico ed eolico sono oramai le energie meno care e non ci son più scuse di tipo economico per frenare la transizione energetica 

Specchio, specchio, delle mie brame, qual è l’energia meno cara del reame? A questa domanda molti risponderebbero ancora: il gas fossile. FALSO! Le meno care sono oramai due energie rinnovabili: il fotovoltaico e l’eolico. Infatti i grandi impianti fotovoltaici ed eolici più recenti producono energia elettrica al prezzo oramai imbattibile di 40 $, rispettivamente 42 $, per megawattora. Questo costo è calcolato in base ai costi di ammortamento dell’impianto, ai costi del carburante necessario al suo funzionamento e ai costi d’esercizio per tutta la durata di vita dell’impianto. Nel 2009 un MWh di elettricità prodotta da un impianto fotovoltaico costava 359 $, dieci anni dopo, nel 2019 questo costo è sceso sotto i 40 $ per MWh. Nello stesso lasso di tempo anche il costo di un MWh di eolico terrestre è sceso da 135 $ a 41 $. Anche il costo dell’elettricità prodotta dalle centrali a gas fossile è sceso, ma in modo molto minore da 83 a 56 $. Il gas ha dunque definitivamente cessato di essere quella tecnologia-ponte di cui ancora oggi molti fautori delle energie fossili continuano a vagheggiare.

Fotovoltaico ed Eolico sono entrati nel mercato di massa

Fotovoltaico ed Eolico hanno dunque definitivamente cessato di essere dei prodotti di nicchia e non a caso in molti paesi, fra cui la Cina, l’India e gli stessi Stati Uniti di Trump, da un anno a questa parte gli investimenti in nuove centrali elettriche alimentati a carburanti fossili sono praticamente cessati. Alla stessa stregua dei computer, il cui sviluppo segue la legge di Wright (Theodore Paul Wright, un ingegnere aeronautico americano, aveva scoperto nel 1936 che ogni volta che la produzione di aeroplani raddoppiava, le ore di lavoro per produrli diminuiva del 20%), anche fotovoltaico ed eolico diventano sempre meno cari, man mano che cresce la costruzione di detti impianti. Non tenere conto di questo fattore nello sviluppo tecnologico può portare a previsioni completamente errate, come quella celebre del presidente dell’IBM, Thomas Watson, che nel 1943, agli albori dell’era dei computer, affermò: "Penso che ci sia un mercato mondiale per al massimo cinque computer." Tenendo conto dei prezzi dei computer di allora, Watson aveva certamente ragione, ma era fare i conti senza il calo dei prezzi man mano che i computer uscivano dalla loro primordiale nicchia di mercato, per diventare un prodotto di massa dal mercato esponenziale. Così come agli albori i computer erano soprattutto delle apparecchiature militari destinate a decodificare i messaggi cifrati della Wehrmacht tedesca (vedi il celebre Colossus britannico / 1943), anche il fotovoltaico servì ai suoi primordi soprattutto ad alimentare in energia i primi satelliti (vedi Vanguard 1 / 1958), tutti settori in cui non si badava certamente ai costi.