Scoperto un nuovo meccanismo che accelera il riscaldamento globale
26.02.2019
Notizie negative
Articolo del 26 gennaio 2019
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Con ogni giorno che passa le prospettive del riscaldamento climatico si fanno sempre più cupe e allarmanti
In queste settimane le notizie allarmanti sul riscaldamento climatico si sono accavallate. Da un lato l’aumento del ritmo di fusione dei ghiacci artici e antartici si fa sempre più rapido e preoccupante e supera oramai di gran lunga le previsioni più pessimistiche dei climatologi. Dall’altro nuovi studi concernenti episodi di riscaldamento climatico del passato non lasciano presagire nulla di confortante.
Si è infatti scoperto recentemente che il fenomeno del riscaldamento climatico non è esattamente parallelo a quello dell’aumento del tasso di CO2 nell’atmosfera, ma che lo segue di qualche decennio. Analizzando innumerevoli carotaggi delle calotte glaciali e di sedimenti marini, si è scoperto inoltre che per centinaia di migliaia di anni il livello di CO2 nell’atmosfera non ha mai superato i 300 PPM (300 parti per milione) ed infine si è scoperto che l’ultima volta che il CO2 ha raggiunto il livello attuale, ossia 410 PPM, è stato nel cosiddetto Pliocene, ossia 3 milioni di anni fa, ben prima che l’homo sapiens apparisse sulla terra.
In quell’era geologica l’aumento del CO2 fu causato da gigantesche eruzioni vulcaniche che catapultarono nell’atmosfera enormi quantità di CO2. Attualmente la nostra civiltà industriale sta trasferendo dal sottosuolo all’atmosfera oltre 10 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno e questo sotto forma di combustione di carbone, petrolio e gas. Mai nell’ultimo mezzo miliardo di anni l’atmosfera terrestre ha dovuto assorbire una tale quantità di CO2 in un così breve lasso di tempo.
Fra 3 e 5 milioni di anni fa, nel Pliocene, il livello di CO2 nell’atmosfera variò dai 380 ai 450 PPM. Allora la temperatura media globale era di 2°- 3°C superiore a quella odierna, le regioni artiche erano prive di ghiaccio e ricoperte da foreste, mentre il livello dei mari superava di almeno 20 metri quello attuale. Nel 1950 il livello di CO2 nell’atmosfera ha oltrepassato per la prima volta da centinaia di migliaia di anni il limite di 300 PPM. Oggi, neanche 70 anni dopo, siamo già a 410 PPM, il che è tutt’altro che di buon augurio per quel che ci aspetta nei prossimi decenni.