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Burger King lancia il burger vegetariano

Articolo del 15 aprile 2019

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Lo chiamano Impossible Whopper, ha l’aria di un vero hamburger di carne rossa, ne ha il colore, il gusto e la consistenza, ma è fatto a base di soia

Uomini e donne mangiano animali e gli animali, a loro volta, mangiano vegetali. L’allevamento dei bovini, è una delle fonti importanti di emissioni di CO2, il gas serra che è all’origine del riscaldamento climatico. Se riuscissimo dunque a eliminare il passaggio intermedio (quello degli animali) avremmo bisogno di meno terreni agricoli, quelli che servono a produrre il foraggio degli animali, potremmo rinunciare agli allevamenti di massa, che tanto ci danno fastidio dal punto di vista etico, e contribuiremmo anche a ridurre la nostra impronta CO2 sul clima.

Purtroppo per la maggioranza di noi umani vi è uno ostacolo maggiore: la carne è deliziosa e facciamo fatica a farne a meno. Di polpette a base di cereali se ne trovano in quasi tutti i supermercati, ma di un hamburger di vera carne non hanno né il colore, né la consistenza e tanto meno il gusto e il profumo e sono dunque ben lungi dall’accontentare il palato degli amanti della carne rossa. Il burger vegetariano lanciato da Burger King come test nei suoi 56 fast-food di Saint Louis, invece, queste quattro caratteristiche ce le ha tutte.

Ma come fa l’Impossible Burger ad avere l’aspetto, la consistenza e il gusto di vera carne di manzo?

Questa “carne” a base vegetale è stata sviluppata dalla ditta californiana Impossible Foods, che la vende ai ristoranti locali già dal 2016. Fra i molti ingredienti del burger vegetariano vi è la leg-emoglobina, una proteina rossa prodotta dai batteri che si trovano nei tubercoli delle radici delle piante leguminose, in questo caso della soia, e che fissano l’azoto atmosferico di cui le piante hanno bisogno per crescere. Si tratta di una sostanza quasi uguale all’emoglobina dei vertebrati. Impossible Foods ha estratto dal genoma di questi batteri quella parte responsabile della produzione di leg-emoglobina e l’ha inserita in un lievito per poterla produrre in massa nelle vasche di fermentazione dei suoi laboratori. Questo, per quel che concerne il color “sangue” e il gusto di carne del burger vegetariano, ma ovviamente, come per ogni hamburger che si rispetta, occorre anche la giusta miscela di spezie.

Fatto sta che chi l’ha provato non riesce a distinguerlo dalla carne vera. La sua produzione è poi anche un po' più cara (1$ in più) di quella di un hamburger di carne vera. Avrà successo? È difficile prevederlo. Quel che è sicuro, è che non soddisferà certamente coloro che sono contrari a ogni tipo di cibo prodotto con organismi geneticamente modificati (la leg-emoglobina è prodotta con un lievito geneticamente modificato). D’altro canto la notizia di questo hamburger impossibile ha già provocato una petizione fra i clienti del principale fast-food concorrente. In una sola settimana 160'000 clienti di McDonalds hanno infatti apposto la loro firma a una lettera in cui si chiede al loro fast-food preferito di mettere pure lui un Big Mac Impossibile sul menu. Non è dunque escluso che questa “carne vegetariana" dal gusto di vera carne riesca a convincere anche i carnivori più incalliti a cambiare dieta per salvare il clima.

Vegetariano ma non bio

La U.S. Food and Drug Administration ha già dato il suo avvallo alla commercializzazione del nuovo hamburger vegetariano, che però non potrà targarsi del marchio BIO, visto nella sua produzione interviene anche una componente geneticamente modificata.