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La compagnia petrolifera Shell scommette sull’idrogeno

Articolo del 02 gennaio 2019

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Il CEO della Shell Ben van Beurden, parlando a un convegno di investitori, si è detto convinto che il futuro dell’aviazione civile stia nell’Idrogeno

Il piano della Shell, denominato SKY, prevede il passaggio dell’aviazione civile a zero emissioni entro il 2070. Secondo van Beuren a sostituire il kerosene sarà l’idrogeno, la cui combustione produce solo … acqua.

Le tecnologie per riuscirci ci sono già oggi, ma purtroppo i tempi del piano della Shell non sono quelli del pianeta, il cui clima si sta riscaldando molto più rapidamente del previsto e richiede dunque tempi molto, ma molto più rapidi. Secondo i climatologi abbiamo appena 11 anni per invertire la rotta e a partire dal 2030 le emissioni di CO2 devono calare molto rapidamente per arrivare a zero entro il 2050, altrimenti una catastrofe climatica di dimensioni bibliche è garantita.

Comunque sia, la Shell ha già iniziato a premunirsi per il caso in cui le sue vendite di petrolio dovessero calare. Infatti la sua controllata Shell New Energies ha appena acquistato la startup californiana Greenlots, specializzata nelle stazioni di ricarica per automobili elettriche. Già nel 2017 Shell New Energies aveva acquistato la Startup olandese New Motion, detentrice in Europa di 30'000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Sembra dunque che la Shell intenda mettersi in buona posizione negli starting blocks di in un mercato del futuro, quello dell’auto elettrica, che rischia di rendere obsoleti a termine i suoi distributori di benzina e gasolio.