1'745'383 bavaresi firmano una iniziativa legislativa per una maggiore protezione della biodiversità
14.02.2019
Notizie positive
Articolo del 21 febbraio 2019
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La giovane attivista svedese per il clima striglia i politici europei: “i vostri impegni sul clima non bastano, bisogna ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2030”
Greta ha parlato giovedì scorso davanti al CESE, il Comitato Economico e Sociale Europeo, alla presenza del presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker e attorniata da una folta delegazione del movimento Youth for Climate, che organizza ogni giovedì una marcia per il clima nelle piazze di Bruxelles.“
Greta Thunberg ha parlato senza giri di parole, così come l’aveva già fatto ha fatto a Katowice in Polonia, alla conferenza internazionale sul clima dell’Onu. Thunberg ha avvertito i politici europei che se non contrasteranno il cambiamento climatico in modo deciso, saranno “ricordati come i più grandi malfattori di tutti i tempi” per aver condotto il mondo verso il disastro. “Se l’Unione Europea deve dare il suo contributo equo per rispettare l’obiettivo del limite di due gradi di riscaldamento” fissato dall’accordo sul clima di Parigi, ha detto, “significa un minimo dell’80% di riduzione dei gas serra entro il 2030”.
Riferendosi poi ai suoi ammiratori adulti, ha proseguito “ci dicono sempre che sperano tanto che i giovani riescano a salvare il mondo. Ma noi non possiamo farlo, semplicemente perché non c’è abbastanza tempo per permetterci di crescere e di prendere in mano il timone”. Rivolgendosi poi ai critici ha soggiunto “sappiamo che molti politici non vogliono parlare con noi. Bene, nemmeno noi vogliamo parlare con loro. Ma chiediamo loro di parlare con gli scienziati e di ascoltarli, perché noi stiamo solo ripetendo quello che loro stanno dicendo da decenni”
Al termine del discorso di Greta Thunberg, ha preso la parola anche Jean Claude Junker, che ha ringraziato la giovane attivista svedese e lo sforzo intrapreso da migliaia di altri giovani attivisti per aumentare la consapevolezza sul cambiamento climatico, aggiungendo che l'obiettivo per il prossimo bilancio pluriennale europeo, quello 2021-2027, è di portare la spesa per la lotta contro il riscaldamento climatico a un quarto dell’intero bilancio dell’UE
Negli ultimi sei mesi, sono state centinaia di migliaia gli allievi e gli studenti delle scuole superiori che hanno seguito l’esempio di Greta Thunberg, inscenando scioperi di protesta contro l'assenza di un’azione decisa di contrasto al riscaldamento climatico da parte dei governi nazionali. È successo a Sydney, Bruxelles, Berlino, L’Aia, Londra, Parigi, Lione e in centinaia di altre città europee e del mondo fra cui anche in una ventina di località svizzere, Bellinzona compresa.