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Aumenta il sostegno agli studenti ticinesi del movimento Fridays4Future

Articolo del 13 marzo 2019

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40 docenti dei licei di Bellinzona, Lugano e Mendrisio hanno sottoscritto un appello a sostegno dello sciopero mondiale per il clima indetto dagli studenti e previsto per questo venerdì 15 marzo

Nei due licei di Lugano sono già in 1'100 gli studenti che hanno annunciato di aderire allo sciopero di questo venerdì per protestare contro l’inerzia dei poteri pubblici nell’ambito della lotta contro il riscaldamento climatico. Al Liceo Lugano 1 gli studenti hanno organizzato per la mattina alle 8 una serie di bancarelle tematiche per discutere dei vari aspetti della protezione dell’ambiente, per poi recarsi alle 10.00 a manifestare in Piazza Riforma. Al liceo Lugano 2 anche chi rimarrà in classe parteciperà a lezioni appositamente incentrate sul tema della protezione dell’ambiente. Al Liceo di Locarno durante le prime due ore di lezione docenti e allievi discuteranno di temi inerenti il clima, mentre al liceo di Bellinzona il venerdì mattina sarà tutto dedicato a conferenze sul “Global Warming” e alla proiezione di documentari su questo tema. A Mendrisio sono oltre 200 su 620 allievi ad aderire allo sciopero. Nel pomeriggio di venerdì è poi previsto a Bellinzona un corteo con meta Piazza Governo, dove verrà consegnata alla Cancelleria di Stato la petizione lanciata dagli studenti lo scorso 2 febbraio.

Si allarga a macchia d’olio in tutto il mondo lo sciopero degli studenti di Fridays4Future, diventato il più vasto movimento studentesco dell’era dei social media e che coinvolge oramai giovani di oltre 50 paesi. Il movimento è sostenuto da gran parte del mondo scientifico e anche nel mondo politico si segnalano primi timidi segni di apertura.

Una petizione, lanciata a sostegno degli studenti da Scientists4Climate, ha raccolto in pochi giorni oltre 12'000 firme di scienziati di Germania, Austria e Svizzera, fra cui anche quelle di diversi uomini e donne di scienza ticinesi.

Anche la politica ticinese non è rimasta completamente inattiva. Il deputato socialista Henrik Bang ha dichiarato: “Eventi estremi sono sempre più ricorrenti e anche noi ticinesi dobbiamo prepararci a maggiori eventi catastrofici. Abbiamo poco tempo per cambiare radicalmente il nostro modo di vivere, altrimenti la vedo veramente poco rosea. Un grazie ai giovani che scendono in piazza per il loro, ma anche il nostro futuro, io sono decisamente con loro”. Giorgio Fonio, deputato del PPD, dal canto suo scrive "Condivido questa richiesta e personalmente la sottoscrivo. Il tema dell'emergenza climatica deve essere in cima alle agende politiche e l'atteggiamento dei giovani funge oggi da guida e da esempio per tutti noi". Nicola Schoenenberger, coordinatore dei Verdi del Ticino, aggiunge : “Come partito saremo presenti e sosterremo i ragazzi nelle loro legittime rivendicazioni. Da parte della generazione che sta nella stanza dei bottoni sono però necessari fatti concreti e non solo parole”. Infatti uno dei timori è che, una volta passate le elezioni cantonali, molti politici ripongano nel cassetto i loro buoni propositi verdi, per poi tirarli fuori solo alla vigilia delle prossime elezioni.