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Quando la terra diventa inabitabile

Articolo del 27 aprile 2022

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Il subcontinente indiano è colpito in questi giorni da un'ondata di calore senza precedenti, con temperature destinate a sfiorare i 50°C entro il fine settimana

Dopo aver già sperimentato il suo marzo più caldo di sempre, India e Pakistan stanno affrontando una nuova ondata di calore estremo. Dall'inizio di aprile, un’anomala ventata di calore s’è infatti estesa dal deserto nordafricano, attraverso il medio oriente, fino all'altopiano del Tibet e alle pianure dell'Asia centrale.

In India, con una temperatura media di 33.1°C, il mese di marzo del 2022 è stato quello più caldo di sempre, battendo il primato di 32,7°C, registrato nel marzo 2021. Questa ondata di afa, con temperature massime che hanno superato regolarmente i 40°C, ha visto anche il 72% in meno di pioggia. Aprile continua sulla stessa linea, con numerose giornate con temperature superiori ai 40°C. Stando all’India Meteorological Department, domenica 24 aprile si sono registrati 44°C nell’Uttar Pradesh e 42,7°C nel Rajasthan, mentre si prevedono nell'estremo nord-ovest dell'India, così come pure in Pakistan, temperature fino a 49°C entro il fine settimana.

Si tratta di un fenomeno simile a quello verificatosi l’estate scorsa nell’ovest degli Stati Uniti e del Canada dove, come si ricorderà, le temperature avevano sfiorato i 50°C. Infatti, a causa dell’indebolimento del Jetstream, un forte sistema di alta pressione è rimasto stazionario e ha intrappolato una cupola di aria calda su tutto il subcontinente indiano. A Nuova Delhi, dove in questo mese il mercurio di solito segna massimi di 37°C, esso dovrebbe salire questa settimana fino a 44°C. Negli stati del Bihar, di Odisha, del Bengala Occidentale e del Gujarat si segnalano pure temperature da 5 a 9°C superiori alla media stagionale.

In 30 anni 50% di giornate di afa in più

Il subcontinente indiano è una delle regioni al mondo in cui negli ultimi decenni la frequenza delle ondate di calore è aumentata di più. Non sono soltanto le temperature estreme ad aumentare, bensì anche la durata delle ondate di calore, con tutto il loro corteo di siccità e di impatti drammatici sulla produzione agricola. Stando all’India Meteorological Department, se in India nel decennio tra il 1981 e il 1990 s’erano registrate in media una quarantina di giornate con temperature superiori ai 40°C all’anno, nel decennio fra il 2011 e il 2020 questa media è passata a 60, ossia il 50% in più.

Da notare che durante lo scorso mese di marzo anche molte stazioni meteo del vicino Pakistan hanno registrato nuovi record mensili di temperatura. A livello mondiale è stato proprio il Pakistan a segnalare la più grande anomalia di temperatura positiva, ossia la più grande differenza fra la temperatura media del mese di marzo sull’arco di decenni e la temperatura media di questo marzo 2022. In parole povere, in nessun’altra parte del mondo lo scarto termico dalla consueta temperatura stagionale è stato più grande che in Pakistan. 

Una popolazione particolarmente a rischio

Va poi notato che nel subcontinente indiano la grande maggioranza della popolazione vive in condizioni estremamente precarie e non dispone di aria condizionata. Ecco perché in questa regione la popolazione è particolarmente vulnerabile al surriscaldamento del clima. Si sa che, quando la temperatura dell’aria supera quella del corpo umano e che l’umidità è particolarmente alta, ondate di calore di questo tipo possono essere letali. Basta ricordare i 70'000 morti causati dall’ondata di afa che colpì l’Europa nella drammatica estate del 2003.

Più caldo significa più siccità e più incendi

Di solito nel subcontinente Indiano le temperature calano fortemente in primavera coll’arrivo del monsone estivo, quando cioè il vento trasporta verso nord aria molto umida, provocando forti acquazzoni. Tuttavia, anche il monsone sta cambiando e arriva spesso più tardi e più debole. Così negli ultimi decenni in questa regione del globo, non solo sono salite le temperature, ma il tempo è diventato anche più secco e sono di conseguenza aumentati i periodi di grande siccità. Siccità rima poi con incendi. Da inizio aprile ne sono scoppiati in India oltre 500 e lo stesso primo ministro Narendra Modi s'è visto costretto ad allarmare le autorità regionali e ad esortarle a dare la priorità alla lotta antincendio.

Anche l’Europa nella morsa del surriscaldamento del clima

Non è tuttavia soltanto il subcontinente indiano a segnalare in questo 21° secolo dei record di calore, anche in Svizzera, nei paesi circostanti e nel resto dell’Europa le temperature hanno toccato vette ritenute irraggiungibili ancora pochi decenni or sono. Ecco alcuni questi primati di temperatura:

Svizzera              41.5°C       nel 2003

Austria                40.5°C       nel 2013

Italia                    48.8°C       nel 2021 (record europeo)

Francia                46.0°C       nel 2019

Germania            41.2°C       nel 2019

Spagna               47.4°C       nel 2021

Portogallo           47.4°C       nel 2003

Regno Unito       38.7°C       nel 2019