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L’Italia si attiva per incentivare la mobilità elettrica

Articolo del 03 marzo 2019

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Il 1° di marzo è entrato in vigore in Italia un pacchetto di disposizioni fiscali inteso a penalizzare l’acquisto di automobili particolarmente inquinanti e a incentivare quello dei veicoli più ecologici

Il 95% degli europei a rischio smog vive in Italia. Secondo l’ultimo rapporto sulla qualità dell’aria della European Environment Agency, sono 3,9 milioni i cittadini italiani che abitano in zone dove vengono regolarmente superati i limiti consentiti. La maggior parte di questi risiede nella pianura padana. L’Italia è anche ai primi posti in Europa per quel che concerne il numero di morti riconducibili alle polveri sottili. Si stima siano oltre 91'000 le morti premature dovute ogni anno all’inquinamento dell’aria. Ecco perché occorreva correre urgentemente ai ripari. Il governo lo ha fatto ricorrendo alle sovvenzioni e all’arma fiscale.

Il sistema introdotto il 1° di marzo è un sistema bonus-malus che premia con un incentivo finanziario, che a seconda della categoria di veicoli può arrivare fino a 6000 euro, chi acquista un’auto a basse emissioni CO2 e penalizza invece colui che ne compera una particolarmente inquinante.

Gli incentivi variano da 1.500 euro a 6.000 euro per l’acquisto, anche in leasing, di un veicolo nuovo di fabbrica con emissioni di CO2 inferiori a 70 grammi per km, in altri termini di un’automobile ibrida o di una al 100% elettrica.

L’ecotassa, invece, varia da un importo minimo di 1100 a un massimo di 2500 euro ed è dovuta da chi acquista, anche in leasing, un’automobile che produce oltre 160 grammi di CO2 al km. Ovviamente anche in questo caso, più l’auto produce CO2, più alta è la tassa.

Restano escluse dall’ecotassa le utilitarie che producono meno di 160 grammi di CO2 al km.