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La Cina vieta la costruzione di nuove fabbriche di automobili a benzina e a diesel

Articolo del 19 dicembre 2018

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La National Development and Reform Commission, ossia la principale commissione di pianificazione economica del governo cinese, ha annunciato in una conferenza stampa che a partire dal 10 gennaio 2019 non saranno più concessi permessi di costruzione per nuovi impianti di fabbricazione per automobili con motore a combustione

Oggi la Cina è il più grande mercato al mondo per quel che concerne i veicoli elettrici. Le autorità cinesi hanno inoltre preso misure severe per limitare la vendita di automobili a benzina e a diesel. In città come Pechino o Shanghai è oramai quasi impossibile ottenere un permesso di circolazione per veicoli nuovi di questo tipo. La Cina offre inoltre importanti sussidi per l’acquisto di auto elettriche e investe somme enormi nella ricerca e nello sviluppo del trasporto elettrico su gomma.

Le nuove misure entrano in funzione contemporaneamente con un “cap-and-trade system” (un sistema per limitare e scambiare quote di CO2), che rimpiazza le sovvenzioni concesse finora. Col nuovo sistema tutti i fabbricanti di autoveicoli saranno costretti ad offrire sul mercato nei prossimi anni una quota crescente di veicoli ecologici.

Facendo sparire gradualmente dalle strade cinesi i veicoli più inquinanti, questo pacchetto di misure permette di ridurre drasticamente l’alto livello di inquinamento atmosferico che grava sulle metropoli cinesi e diminuirà a medio termine in modo considerevole le emissioni di CO2.

Nel 2015 i veicoli ecologici in circolazione in Cina erano poco più di 113'000, oggi sono oltre 3 milioni.