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Penuria di acqua nel Canton Argovia

Articolo del 28 febbraio 2019

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La grave siccità che ha colpito la Svizzera la scorsa estate e lo scorso autunno non ha provocato solo una penuria di acqua nei fiumi e nei laghi, ma ha anche lasciato le sue tracce nelle falde acquifere

Dal punto di vista dell’approvvigionamento in acqua potabile la Svizzera è stato finora un paese più che fortunato. I nostri fiumi e laghi, alimentati anche in estate dai possenti ghiacciai alpini, finora non ce l’hanno mai fatta mancare. L’estate e l’autunno scorsi, i più caldi di sempre, hanno tuttavia causato una siccità senza precedenti che ha provocato localmente qualche difficoltà di approvvigionamento idrico. Una situazione che non è migliorata durante l’inverno che è stato pure lui particolarmente caldo e povero di precipitazioni. Non deve dunque sorprendere se dal Canton Argovia si segnalano problemi in diversi comuni, dove il livello della falda freatica si è abbassato di oltre tre metri. Per il momento la situazione è ancora sotto controllo. Ma se il tempo secco dovesse continuare anche in questo 2019 la situazione potrebbe diventare critica. Anche la neve caduta nell’inverno scorso non ha certo migliorato la situazione, infatti 10 cm di neve corrispondono a un solo centimetro di pioggia, il che ovviamente non rifornisce la falda dell’acqua necessaria. 

Non si tratta di un problema puramente locale. Il fatto è che dal 1850 ad oggi la superficie dei ghiacciai svizzeri si è dimezzata, passando da 1'735 km2, l’equivalente dell’intera superficie del Canton Zurigo, a soli 890 km2. Meno ghiaccio nelle alpi, significa meno acqua d’estate nei fiumi, nei laghi e nei bacini idroelettrici e quindi a termine meno acqua potabile e meno elettricità dalle centrali idroelettriche. L’aumento della temperatura media, che l’anno scorso ha raggiunto nel nostro paese i 2,7°C, più del doppio della media dell’aumento mondiale, non arrangia certamente le cose. Infatti più la temperatura è alta, più aumenta l’evaporazione e più secco è il suolo. L’abbassamento della falda freatica significa anche maggiore stress idrico per le foreste di pianura, fenomeno che si è già potuto osservare nella seconda metà dell’anno scorso in varie regioni d’oltralpe. Detto in parole povere: il futuro climatico della Svizzera è già iniziato.