Gli effetti deleteri della bioenergia sul clima e sulla biodiversità
24.04.2022
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Articolo del 07 febbraio 2019
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Il secondo decennio del XXI° secolo è il decennio più caldo da quando sono iniziate le misurazioni sistematiche nel 1850.
Ad affermarlo è l’ufficio meteorologico britannico, secondo il quale la temperatura media globale potrebbe superare entro i prossimi 5 anni la soglia degli 1,5°C in più rispetto all’era preindustriale, soglia considerata estremamente critica per il futuro della vita sul nostro pianeta.
La prima volta che la temperatura media del nostro pianeta ha superato di 1°C quella dell’era preindustriale è stato nel 2015 e da allora non è più scesa sotto questo limite. Da notare che la temperatura non è salita in modo uniforme su tutto il pianeta, infatti, gli oceani assorbono molto più calore della terraferma, il 93%, e questo calore supplementare si distribuisce su un grande volume di acqua, per cui gli oceani permettono in un certo senso di contenere, o meglio di rallentare l’aumento della temperatura sulla terraferma . Negli ultimi 100 anni la temperatura dei mari è aumentata in media di 0,13°C per decennio, ossia complessivamente di 1,3°C. Almeno 1/3 di questo calore supplementare è finito negli strati più profondi degli oceani, mitigando così l’aumento delle temperature sulla terraferma. Secondo il 4° rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU) se tutto questo calore assorbito dagli oceani fosse finito nell’atmosfera, la superficie del nostro pianeta si sarebbe riscaldata di ben 36°C.
Da notare che anche a livello dei continenti il riscaldamento non è uniforme, molto dipende infatti dal regime dei venti. In Svizzera, ad esempio, la temperatura è aumentata dal 1900 al 2000 di ben 2°C, passando da una media di 4°C a una media di 6°C. Dal 2000 ad oggi essa è ulteriormente aumentata raggiungendo lo scorso anno una media primato di 6,7°C. La temperatura media della Svizzera viene calcolata ogni anno in base alla media delle temperature diurne e notturne mensili registrate dalle stazioni meteorologiche di 15 località e questo dal 1864.