Prima elezione nazionale dominata dal “Global Warming”
16.04.2019
Notizie positive
Articolo del 06 ottobre 2019
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Conta 29 pagine e porta il titolo "Agire, e subito! – Misure per un paese neutrale dal punto di vista climatico" il piano d’azione elaborato dalla direzione del partito dei Verdi tedeschi per lanciare la lotta contro il surriscaldamento del clima.
Secondo l’IPCC, per riuscire a limitare il riscaldamento del clima a +1,5°C occorre ridurre le emissioni di CO2 di metà entro il 2030 e farle cessare del tutto entro il 2050. Un paio di settimane fa il governo tedesco ha presentato un pacchetto di misure che, a suo avviso, dovrebbe permettere alla Germania di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Punto centrale del piano: una tassa di 10 Euro su benzina, diesel, gas e olio da riscaldamento per ogni tonnellata emessa di CO2, tassa che farebbe ad esempio lievitare il prezzo della benzina di … soli 3 centesimi di Euro, un aumento inoltre subito compensato dall’aumento delle deduzioni sulle imposte per i pendolari, deduzioni che passerebbero da 30 a 35 centesimi di Euro per km percorso. Le reazioni a questo piano all’acqua di rose sono state immediate e furibonde. Per Fridays for Future non si tratta affatto di una svolta, ma di un vero e proprio scandalo. Secondo i Verdi tedeschi il governo federale di Belino "non ha ancora capito quel che sta succedendo". Per i Liberali manca una “grande visione” e il piano è “asociale e inefficiente”. Anche l’IW, l'istituto dell'economia tedesca finanziato e gestito dall'organizzazione mantello delle associazioni padronali tedesche e dall'associazione federale dell'industria tedesca, ritiene il piano insufficiente: "Da un prezzo iniziale (del CO2) di 10 Euro (per tonnellata) non ci si può aspettare alcun cambiamento comportamentale del consumatore”.
Sole e vento al posto del petrolio
Il partito dei «Grünen», i verdi tedeschi, ha dunque deciso di elaborare un suo proprio pacchetto di misure per frenare il surriscaldamento del clima. Anche per i verdi il punto centrale del piano è una tassa su CO2, tuttavia molto più consistente, cioè di 40 Euro a tonnellata già a partire dall’anno prossimo e che dovrebbe salire a 60 Euro nel 2021. A titolo di paragone la tassa sul CO2, pagata dagli Svizzeri sull’olio da riscaldamento, ammonta attualmente a 96 franchi (88 Euro) a tonnellata e potrebbe lievitare fino a 120 franchi (110 Euro) a tonnellata, qualora gli obiettivi di riduzione del CO2 del settore riscaldamenti non fossero raggiunti.
Divieti per riscaldamenti e automobili a combustibili e propellenti fossili
I verdi tedeschi non temono nemmeno il ricorso a divieti e propongono di proibire da subito l’istallazione di nuovi riscaldamenti a nafta e di vietare l’istallazione di quelli a gas a partire del 2025. Inoltre intendono far sparire dalle strade tedesche le automobili con motore a scoppio (benzina, diesel e gas) e vietarne definitivamente l’immatricolazione a partire dal 2030. Per quel che concerne i riscaldamenti a nafta, sono previste inoltre sovvenzioni consistenti per coloro che li rimpiazzeranno con pompe a calore, con riscaldamenti solari e a cippato.
Elettricità più a buon mercato e “Energiegeld” per tutti
Al fine di sgravare il portafoglio dei cittadini, i Verdi propongono di utilizzare il provento della tassa sul CO2 per diminuire il prezzo dell’energia elettrica e per versare direttamente ai cittadini un cosiddetto “Energiegeld” una somma in denaro liquido da utilizzare a piacimento. L’obiettivo della tassa sul CO2 non è infatti quello di spillare soldi dalle tasche del contribuente, bensì di spingerlo ad abbandonare le energie fossili e a scegliere invece di rifornirsi con energie rinnovabili.
Più soldi per la ferrovia, meno per le strade
Anche nel campo degli investimenti nei sistemi di trasporto il piano dei verdi tedeschi prevede un cambiamento di rotta. Si chiede infatti di rinunciare a partire dal 2025 alla costruzione di nuove strade nazionali e di investire invece di più nelle ferrovie e nell’abbassamento dei prezzi del trasporto pubblico.
Meno carne e più verdura
Per quel che concerne l’agricoltura tedesca, si prevede di disincentivare la produzione di carne e di favorire un’alimentazione maggiormente incentrata su cereali, verdura, legumi e frutta. Ricordiamo che con 85 kg di carne a testa all’anno, la Germania figura nel plotone di testa dei consumatori di carne.
Misure di accompagnamento sociali
Il piano dei verdi per limitare il surriscaldamento del clima prevede infine tutta una serie di misure atte a promuovere un’economia di mercato più sociale ed ecologica. Fra queste una maggiore flessibilità dell’orario lavorativo, in cui il lavoratore potrebbe scegliere fra 30 e 40 ore di lavoro settimanali. Inoltre dovrebbe essere favorito il cosiddetto “Home Office”, ossia il telelavoro fatto da casa. Anche il salario minimo dovrebbe passare da 9,19 a 12 Euro all’ora.
Il nuovo piano per la salvaguardia del clima sarà sottoposto per approvazione all’assemblea dei delegati dei Grünen che si terrà a metà novembre a Bielefeld. Se accettato, diventerà il programma ufficiale del partito