9 paesi hanno già deciso il divieto di vendita per automobili a carburanti fossili
05.02.2019
Notizie negative
Articolo del 11 marzo 2019
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In internet circolano un sacco di studi secondo cui un’auto elettrica sarebbe più inquinante di una a benzina o a diesel
Secondo i critici, l’auto elettrica sarebbe tutt’altro che pulita, anzi alcuni affermano addirittura che inquinerebbe molto di più di un’auto a benzina o a diesel. Certo, un’auto elettrica non ha un tubo di scappamento e non esala direttamente gas di scarico, ma la sua fabbricazione sarebbe fonte di un quantitativo di emissioni di CO2 molto superiore a quello della fabbricazione di un modello con un motore a carburanti fossili. Ad incidere sarebbero in particolare la produzione delle batterie e l’elettricità utilizzata per farla viaggiare, che proverrebbe soprattutto da centrali a combustibili fossili.
Di per sé il ragionamento sembrerebbe filare liscio. Tuttavia, se si analizzano più attentamente suddetti studi, ci si accorge che qualcosa non quadra. In uno di questi studi, ad esempio, si paragona il consumo di energia di un’auto di lusso elettrica come la Tesla col consumo di un’utilitaria a benzina. In un altro studio, effettuato in Svezia, si fa il paragone fra il consumo di benzina locale (in Svezia è obbligatorio per legge aggiungere al carburante di origine fossile un 18% di carburante verde, prodotto a base di vegetali) e il consumo di elettricità prodotta altrove in Europa tramite centrali a carbone. Altri ancora partono dal presupposto che nella produzione delle batterie viene sempre utilizzata energia elettrica prodotta con centrali a carbone o a gas.
Per conoscere la vera situazione occorre invece paragonare le mele con le mele e le pere con le pere, in altri termini auto elettriche di lusso come la Tesla ad alto consumo di energia con auto di lusso con motore a scoppio come certi modelli della BMW o di Mercedes, che pure loro sono ad alto consumo di carburante, oppure le utilitarie elettriche con le utilitarie convenzionali. Occorre poi tener conto di come viene prodotta la batteria, che incide effettivamente con un supplemento del 25% di energia sulla produzione dell’auto elettrica. La Gigafactory 1 della Tesla, nello stato USA del Nevada, è alimentata ad esempio esclusivamente con elettricità proveniente da fonti rinnovabili e la produzione delle sue batterie non produce quindi alcun CO2.
È ovvio che aumentare la produzione di energia elettrica con nuove centrali a carbone e a gas per produrre un'auto elettrica e la sua batteria e per farla circolare sulle strade sarebbe un controsenso e non arrangerebbe certamente le cose. Tutt’al più sposterebbe semplicemente il problema dell’inquinamento e delle emissioni di CO2 dal luogo dove quest’auto circola verso il posto in cui verrebbe prodotta l’elettricità supplementare di cui ha bisogno, senza poi contare che le emissioni non rispettano i confini e che quindi ciò non risolverebbe il problema del riscaldamento globale. Fortunatamente la produzione di elettricità sta diventando sempre più sostenibile. In Granbretagna ad esempio nel 2010 l'elettricità veniva prodotta per i 75% in centrali a carbone e solo il 7% con le rinnovabili. Oggi molte centrali a carbone hanno chiuso e la parte prodotta con le rinnovabili è passata a oltre il 40%. Un fenomeno analogo lo si regista in molti paesi industriali, fra cui anche parallelamente allo sviluppo della mobilità elettrica, gli Stati Uniti.
Parallelamente allo sviluppo della mobilità elettrica, occorre dunque, incrementare la produzione di elettricità da fonti rinnovabili.
Va poi notato che i carburanti fossili sono molto più adatti a produrre calore (resa del 90%), che non a produrre elettricità (resa del 50% nelle grandi centrali), mentre sono addirittura pessimi se si tratta di produrre movimento (resa che va da un minimo del 10% a un massimo del 35%).
Ecco perché, paragonando il consumo di energia delle varie tipologie di veicoli, si scopre che un veicolo a diesel o a benzina consuma fino a 4 volte più energia di uno elettrico, il che si traduce anche sul prezzo del percorso (l’esempio sotto si riferisce alle utilitarie)
Auto elettrica 14,3 kWh per 100 km
= ca. 2,90 franchi
Auto a benzina 7 litri (= 60,5 kWh) per 100 km
= ca. 10,50 franchi
Auto a diesel 5,5 litri (= 54 kWh) per 100 km
= ca. 9,50 franchi
Ed ecco perché, sulla strada, anche se l’elettricità è prodotta con combustibili fossili, il bilancio rimane positivo. Con un litro di benzina una centrale produce infatti oltre 4 kWh di energia elettrica e con un litro di diesel quasi 5 kWh, di che percorrere, con lo stesso quantitativo di carburante fossile, trasformato in elettricità, il doppio dei chilometri.
Anche per quel che concerne la manutenzione e le riparazioni un’auto elettrica è più conveniente del 35% di una a carburante fossile. Il motore elettrico è molto più semplice di uno a scoppio e non necessita praticamente di alcuna manutenzione: salta il cambiamento dell’olio, non vi è frizione e nemmeno un tubo di scappamento con tanto di catalizzatore, tutti elementi che in un’auto a benzina o diesel necessitano di manutenzione, col tutto corteo di tempo, soldi ed energia, che ciò comporta.