Quando i politici lo vogliono, la lotta al riscaldamento climatico funziona
03.04.2019
Notizie positive
Articolo del 10 marzo 2019
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Il Dipartimento ticinese del territorio intende rinnovare gradualmente il parco veicoli dello stato con automezzi più rispettosi dell’ambiente
Quando si tratta di riscaldamento climatico e di protezione dell’ambiente, noi Svizzeri non siamo certo gli Speedy Gonzales del mondo. Altri paesi, non solo in Europa, ma anche in Africa, Asia e America latina sono molto più celeri e attivi di noi. Eppure qualcosa anche nel nostro piccolo Ticino si muove. È di questi giorni la notizia secondo cui l’Ufficio degli automezzi e delle macchine dello Stato ha acquistato 5 nuovi veicoli a trazione elettrica, che sostituiscono altrettante vecchie autovetture con motore a benzina o diesel (il dettaglio non è dato a sapere) e che vanno ad aggiungersi ad altre 7 vetture elettriche acquistate in precedenza. Il parco veicoli della nostra amministrazione cantonale vanta ora 12 automobili al 100% elettriche, 11 ibride e due alimentate al gas naturale.
Ricordiamo che pochi giorni fa il Municipio di Vernate aveva lanciato un appello a tutti i comuni ticinesi, incitandoli a schierarsi a favore del Consiglio di Stato, il quale chiede al parlamento cantonale un credito di 3 milioni di franchi per sovvenzionare l’acquisto di automobili al 100% elettriche. Oltre una ventina di comuni hanno aderito a quest’appello. Va notato che il Ticino, con 635 veicoli ogni 1000 abitanti (quasi 100 in più della media nazionale), è tra i cantoni con il tasso di motorizzazione più alto della Svizzera. È preceduto solamente da Zugo e Svitto.
Potremmo dunque dire che nel nostro cantone anche il traffico stradale inizia finalmente a dare un, seppure ancora minuscolo, contributo alla lotta contro riscaldamento globale