La lobby delle energie fossili fa shopping di parlamentari
28.01.2019
Notizie positive
Articolo del 08 marzo 2019
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Oltre 700 scienziati tedeschi, svizzeri e austriaci lo hanno già firmato, altri lo stanno facendo in questi giorni, parliamo del manifesto “Scientists4Future”, lanciato a sostegno delle centinaia di migliaia di giovani impegnati da mesi nella lotta contro il riscaldamento climatico
Nel loro manifesto gli scienziati fanno notare che le misure adottate finora dai governi per limitare il riscaldamento climatico, proteggere la biodiversità, le foreste, i mari e le terre agricole sono completamente insufficienti.
Con l’accordo sul clima firmato a Parigi nel 2015 gli stati si sono impegnati a limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C e la maggioranza dei paesi ha addirittura promesso nel dicembre scorso a Katowice in Polonia di impegnarsi per limitarlo a meno di 1,5°C. Per poter raggiungere questi obiettivi è tuttavia imperativo ridurre in modo rapido le emissioni di CO2, per arrivare al più tardi fra il 2040 e il 2050 a zero emissioni di questo gas serra. Ciò significa ad esempio chiudere entro il 2030 le centrali elettriche a carbone e diminuire nel contempo in modo drastico l’utilizzazione di petrolio e gas, sostituendo queste energie fossili con le rinnovabili. Tenendo conto del fatto che i paesi industriali sono i maggiori responsabili di queste emissioni, in Europa questa trasformazione energetica dovrebbe svolgersi in tempi ancora più rapidi che altrove.
I firmatari di Scientists4Future costatano tuttavia che al ritmo attuale la Germania non raggiungerà in alcun modo gli obiettivi che si era prefissi e che la stessa cosa vale per la Svizzera e l’Austria. Mancano infatti legislazioni chiare e coercitive a difesa del clima, mancano le misure pratiche e non sono nemmeno stati stanziati i mezzi finanziari necessari per applicarle.
La Germania, ad esempio, intende rimandare alle calende greche la chiusura delle sue centrali a carbone, l’Austria si è data degli obiettivi che non permettono in alcun modo di adempiere agli impegni presi a Parigi e la Svizzera ha ridotto le sue emissioni interne di CO2 solo in misura minima, aumentandole invece in modo considerevole all’estero.
Ecco perché i firmatari di Scientists4Future ritengono le proteste dei giovani più che giustificate e danno il loro pieno appoggio a un cambiamento radicale di paradigma.
Per gli scienziati questo cambiamento di paradigma significa:
Per realizzare tutto ciò in modo rapido e deciso occorre che la società civile e il mondo politico si diano una mossa, e l’appello conclude:
“Solo con un’azione rapida e coerente saremo in grado di limitare il riscaldamento climatico, di fermare l’estinzione di massa nel mondo animale e vegetale, di conservare le fonti naturali di sussistenza e di garantire un futuro degno di essere vissuto alle generazioni attuali e a quelle future”.