Più auto elettriche finalmente anche in Ticino
10.03.2019
Notizie positive
Articolo del 11 dicembre 2019
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L’aereo, pilotato da Greg McDougall, un esperto pilota di idrovolanti, con alle spalle oltre 8'000 ore di volo, s’è innalzato martedì mattina nel cielo leggermente nuvoloso di Vancouver effettuando un volo impeccabile di una quindicina di minuti
Greg McDougall, che è anche il fondatore e il direttore della Harbour Air, una compagnia regionale che gestisce una quarantina di idrovolanti nel terminal di Richmond, nella Columbia Britannica, ha effettuato il breve volo al comando dell’eBeaver lungo il Fraser River, per tornare poi alla sua base nel porto. McDougall aveva già annunciato nel marzo scorso la sua intenzione di elettrificare l’intera flotta della Harbour Air nel corso dei prossimi anni. Quello che s’è innalzato ieri in aria è tuttavia ancora un prototipo, che dovrà ancora essere omologato per uso commerciale entro il 2021.
Tecnologia del passato e del futuro in uno
L’idrovolante eBeaver, un aereo a 6 posti, rappresenta un vero e proprio matrimonio fra una tecnologia antica, quella di un idrovolante De Havilland Beaver di 63 anni di età, e la tecnologia di propulsione elettrica più avanzata, quella di MagniX. Sì, perché al vecchio aereo è stato smontato il motore a pistoni da 450 cavalli della Pratt & Whitney, per sostituirlo con motore elettrico Magni500 in grado di generare 560 kilowatt, ossia l’equivalente di 750 cavalli
Le batterie
Le batterie usate in questo velivolo sono le stesse di quelle in uso alla NASA, batterie che sono già state nello spazio. Si tratta di accumulatori ad alta densità, quindi di un peso limitato per un rendimento cospicuo, ideali per voli a corta distanza come quelli della Harbour Air, che in genere durano meno di 30 minuti. Harbour Air opera in base alle regole del volo a vista (Visual Flight Rules), regole che, per motivi di sicurezza, richiedono 30 minuti di autonomia supplementare alla durata del volo. La ricarica dura poco e appena mezz’ora dopo il velivolo è già pronto per ripartire.
Dall’idea all’aereo elettrico in volo in soli 2 anni
Quello che è più sorprendente è che, dall’idea di trasformare i vecchi idrovolanti al kerosene in idrovolanti elettrici fino al primo volo di prova, ci sono voluti meno due anni. A realizzare l’exploit è stata la ditta MagniX, un fabbricante australiano di motori elettrici per aerei di proprietà di un investitore di Singapore. Nel giugno del 2018 MagniX ha annunciato il piano di trasformare un Cessna 208 Caravan in un aereo elettrico, nel settembre dello stesso anno il primo motore era già pronto per un test di 1'000 ore. Nel frattempo i motori elettrici di MagniX sono già tre: uno da 375, uno da 750 e uno da 1’500 cavalli, motori in grado di equipaggiare aerei a media gittata fino a 1'600 km. Fra i clienti di MagniX c’è anche l’israeliana Eviation che ha presentato il suo primo aereo elettrico denominato Alice all’ultimo salone dell’aeronautica di Le Bourget presso Parigi, un aereo in grado di trasportare 9 passeggeri per 1'200 km e che dovrebbe iniziare i suoi primi test di volo l’anno prossimo.
Harbour Air
Harbour Air è una compagnia molto innovativa. Fondata da tre piloti nel 1982, ha collezionato negli anni decine di premi e riconoscimenti, fra cui quello della compagnia meglio gestita del Canada, quello di migliore datore di lavoro e quello della compagnia aerea col migliore servizio clienti. Dalla sua base nel porto di Richmond i suoi 40 aerei effettuano collegamenti quotidiani con le innumerevole isole situate lungo questa porzione di costa dell’Oceano Pacifico e con la vicina Seattle. La maggior parte di questi voli dura meno di mezz’ora. Con l’idrovolante eBeaver, Harbour Air intende diventare nel corso dei prossimi 12 anni la prima compagnia aerea a impatto zero dell’America del Nord.