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Via diesel e benzina: Amsterdam annuncia un piano drastico da realizzare entro il 2030

Articolo del 09 maggio 2019

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Amsterdam dovrà essere libera da veicoli con motore a diesel e benzina entro il 2030. I trasporti pubblici e i taxi dovranno essere elettrici già nel 2025

L’immagine che ci facciamo degli abitanti della capitale dei Paesi Bassi è quella di frotte di ciclisti che pedalano gioiosamente lungo i “grachten”, i canali che ne attraversano in lungo e in largo il centro storico. Ma, malgrado ciò, ad Amsterdam e a Rotterdam si registrano livelli di inquinamento dell’aria ben al di sopra delle norme considerate sicure dall’Unione Europea e ciò a causa dell’intenso traffico motorizzato. Ricordiamo che i Paesi Bassi sono uno dei paesi più popolosi del mondo, con una densità di 488 abitanti per km2.

Secondo Sharon Dijksma, la consigliera comunale di Amsterdam responsabile del dipartimento del traffico, oltre a incrementare il riscaldamento climatico, i livelli attuali di inquinamento dell’aria riducono la durata di vita degli abitanti della città di oltre un anno. Ecco perché è urgente ridurre drasticamente le emissioni.

Un piano a tappe

Il piano annunciato pochi giorni fa dal municipio prevede una città priva di veicoli a diesel e a benzina entro il 2030 e sarà implementato a tappe, come segue:

  • entro il 2020 le automobili con motori a diesel con oltre 15 anni di anzianità saranno vietate all’interno del raccordo anulare della A10 che circonda la capitale
  • entro il 2022 i bus e le auto private con motori a diesel e benzina non saranno più ammessi nel centro città
  • entro il 2025 sarà vietata in centro città anche la circolazione delle motociclette, degli scooter e delle barche con motore a scoppio
  • entro il 2030 tutta la città dovrà essere priva di ogni sorta di veicoli con motori a benzina e diesel

Per facilitare questa transizione energetica, il piano prevede di portare le stazioni di ricarica dalle odierne 3'000, in un primo tempo a 16'000, per arrivare poi nel 2025 a 23'000. Il municipio intende inoltre incoraggiare i residenti ad acquistare veicoli elettrici o a idrogeno concedendo sussidi all’acquisto e parcheggi gratuiti.

Lodi e critiche

Il piano è stato accolto con grande soddisfazione dalle varie organizzazioni di attivisti per il clima. Altri invece, fra cui la potente lobby dei venditori olandesi di automobili, lo hanno criticato duramente, accusando il consiglio comunale di voler trasformare Amsterdam in una città per soli ricchi e lamentando che decine di migliaia di residenti meno ambienti non potrebbero permettersi l’acquisto di un’auto elettrica. Molto più ottimistica è invece Maarten Steinbuch, professore di tecnologia all’Università di Eindhoven, che fa notare che le auto elettriche diventano ogni anno meno care e che sono già oggi più convenienti di quelle a benzina e diesel, se si tiene conto anche del costo del carburante. Il progetto del municipio per una transizione energetica del traffico cittadino dovrà comunque ancora passare in consultazione, prima di essere approvato in modo definitivo dal consiglio comunale.

Copenhagen fa a gara con Amsterdam per ridurre il CO2

Va notato che Amsterdam non è la sola capitale europea ad aver presentato un piano per zero emissioni di CO2, anche Copenhagen, la capitale della Danimarca, ha presentato un ambizioso piano per la transizione energetica da realizzare entro il 2025. Rispetto al 2005 Copenhagen ha già ridotto le sue emissioni del 42% e ciò soprattutto grazie all’eliminazione dei riscaldamenti e delle centrali elettriche al gasolio.

Con il suo piano climatico, la capitale danese intende dimostrare che transizione energetica e crescita economica non si escludono a vicenda. L'intevento è articolato sui quattro settori seguenti:

  • riduzione del consumo di energia
  • produzione di energie rinnovabili
  • elettrificazione del settore trasporti
  • mobilità dolce

Qualora il piano andasse in porto nei tempi prestabiliti, Copenhagen diventerebbe la prima capitale di un paese dell’Unione Europea a raggiungere la “neutralità” climatica.