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Economisti USA favorevoli alla tassa sul CO2

Articolo del 19 gennaio 2019

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I maggiori economisti USA sono concordi sull’urgenza della lotta al riscaldamento climatico e propongono una tassa sul CO2

I principali economisti americani di ambo gli schieramenti politici, ossia repubblicani e democratici, sono concordi nel ritenere il riscaldamento climatico “un problema serio che richiede un’azione immediata a livello nazionale”. In una lettera aperta, pubblicata questa settimana nel Wall Street Journal, 45 economisti americani tra i più famosi e fra i quali figurano anche 8 consiglieri economici della Casa Bianca, hanno chiesto l’introduzione di una tassa sul CO2, quale mezzo per accelerare la lotta al riscaldamento climatico. Fra i firmatari della lettera figurano due dozzine di premi Nobel dell’economia, due ex segretari al tesoro (uno democratico e uno repubblicano), quattro ex presidenti della Federal Reserve (la banca centrale americana) e praticamente la totalità dei membri e degli ex membri del Council of Economic Advisors, che hanno consigliato i presidenti americani di ambo gli schieramenti dal 1970 in poi.

Secondo Christopher Knittel, economista e specialista nel campo dell’energia all’MIT (Massachusetts Institute of Technology), “fra gli economisti vi sono poche divergenze d’opinione” in merito all’utilità di una tassa sul CO2. “L’unico problema serio è il disaccordo fra i politici”. I firmatari della lettera affermano che una tassa sul CO2 renderebbe più cari i prodotti e i servizi su base di energie fossili e rappresenterebbe la leva più efficace per ridurre le emissioni su vasta scala e con la rapidità necessaria per evitare il tracollo climatico. Finora, tuttavia, tutti i tentativi di introdurre una tassa sul CO2 negli Stati Uniti sono falliti. L’ultimo tentativo, effettuato recentemente nello stato di Washington sulla costa occidentale degli USA è stato bocciato in votazione popolare dopo una violenta campagna contraria finanziata con 31 milioni di $ dall’industria petrolifera.

Come funziona la tassa sul CO2

Secondo il concetto degli economisti americani la tassa sul CO2, per essere efficace dovrebbe ammontare a 40$ per tonnellata di CO2 emesso. I proventi di questa tassa non rimarrebbero tuttavia nelle tasche dello stato, ma sarebbero ridistribuiti integralmente a tutte le famiglie americane. Quindi, pur dovendo pagare ad esempio molto di più per la benzina e l’olio da riscaldamento, ogni famiglia si vedrebbe rimborsare dallo stato ogni anno fino a 2'000 $. La tassa non aumenterebbe dunque la pressione fiscale, ma inciterebbe per contro in modo massiccio il consumatore a rivolgersi a prodotti e servizi meno inquinanti.

 

Fonte: Wall Street Journal