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Inaugurato il parco eolico offshore più importante della Scandinavia

Articolo del 29 agosto 2019

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Dispone delle 49 turbine più potenti al mondo, ognuna di esse con una potenza 8,3 megawatt. Sono alte 187 metri, hanno un rotore del diametro di 164 metri e pesano ben 1'500 tonnellate ciascuna

La prima ministra danese Mette Frederiksen e Federico di Danimarca, il Principe ereditario della casa reale danese, hanno inaugurato ufficialmente giovedì della scorsa settimana, a poche decine di chilometri dalle coste dello Jütland nel Mare del Nord, “Horns Rev 3”, il più importante parco eolico marino di tutta la Scandinavia. Le sue 49 turbine hanno una potenza complessiva di 407 megawatt (MW), di che coprire il fabbisogno annuo di energia elettrica di 425,000 economie domestiche. I primi lavori per l’impianto sono iniziati nell’ottobre del 2017 e già verso la fine dell’anno scorso le prime turbine hanno iniziato a fornire elettricità. Horns Rev 3 fornisce elettricità al prezzo di 11,5 centesimi di franco svizzero al chilowattora (kWh). A titolo di paragone, l’elettricità che esce dalle nostre prese qui in Svizzera costa in media oltre 20 centesimi al kWh.

Europa all’avanguardia nell’eolico

A gestire il parco eolico Horns Rev 3 è la multinazionale svedese Vattenfall. Secondo Magnus Hall, amministratore delegato della Vattenfall, l’impianto rappresenta un importante passo in direzione di un futuro esente da energie fossili, un futuro, secondo Hall, realizzabile nel giro di una sola generazione. Va notato che 11 paesi europei hanno realizzato finora 106 parchi eolici marini: Sempre al largo delle coste europee, per l’esattezza al largo dell’Irlanda, si trova la “Walney Extension Offshore Wind Farm”, che, con una potenza di 659 megawatt, è il parco eolico più grande del mondo. La capacità dell’eolico offshore dell’Europa ha superato alla fine del 2018 i 18,5 gigawatt e nel solo primo semestre del 2019 se ne sono aggiunti altri 1,9 GW.

Il nucleare è oramai molto più caro dell’eolico

Lo rivelano le ultime gare d’appalto assegnate in Gran Bretagna per la costruzione di centrali off shore. Per gli impianti che entreranno in funzione nel biennio 2020-21, il costo dell'energia sarà di 74,75 sterline per megawattora, mentre per quelli del biennio 2022-23 si scende ulteriormente: i contratti di fornitura sono stati assegnati a chi ha offerto 57,50 sterline per megawattora. Il prezzo che pagheranno i cittadini britannici per l'elettricità prodotta nella loro nuova centrale atomica di Hinkley Point C è invece quasi il doppio. Secondo il quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt il megaprogetto nucleare britannico, che dovrebbe entrare in funzione nel 2025, costerà a lavori ultimati la fenomenale somma di 23,2 miliardi di Euro. All’inizio era previsto un costo di poco più di 18 miliardi di Euro. Per permettere la costruzione dell’impianto il governo britannico ha garantito ai promotori un prezzo fisso di 92,5 sterline per ogni MW di elettricità prodotta e ciò sull’arco di ben 35 anni. Secondo la Corte dei Conti britannica ciò potrebbe costare ai contribuenti la bella somma di 30 miliardi di sterline, l'equivalente di 33 miliardi di Euro.