Il “muco di mare” invade il Mare di Marmara, uccidendo pesci e coralli
28.05.2021
Banchi di schiuma lattiginosa, il cosiddetto “muco di mare”, si stanno allargando a macchia d’olio nel Mare di Marmara sul quale si affaccia Istanbul. Si tratta di uno dei tanti danni collaterali causati dall’inquinamento e dal surriscaldamento del clima. All’origine del fenomeno è l’eccessivo proliferare di fitoplancton, il quale, in situazione di stress, produce una materia simile al muco, il quale può crescere fino a coprire vaste zone di mare e soffocare tutta la vita marina.
Poche settimane fa a Bandirma, una città costiera sulla riva meridionale del Mare di Marmara, s’è verificata un’enorme moria di pesci, segno che la situazione si sta rapidamente deteriorando. Biologi marini, che si sono immersi nelle acque della zona, hanno inoltre riscontrato danni irreparabili ai coralli e temono il peggio anche per gli altri invertebrati.
Il fenomeno, sconosciuto prima del 2007, aumenta di anno in anno a causa delle sempre più massicce immissioni di azoto e fosforo dovute allo sversamento in mare delle acque reflue di Istambul, una metropoli che conta oltre 15 milioni di abitanti, e delle crescenti temperature delle acque marine che favoriscono la crescita del fitoplancton. Si calcola che dall'epoca preindustriale, in quel tratto di mare, la temperatura media dell’acqua è salita di 2-3°C.