Oggi i climatizzatori sono all’origine di oltre l’11% delle emissioni di gas a effetto serra
29.07.2021
Con il surriscaldamento del clima, la domanda di aria condizionata e di refrigerazione sta crescendo in modo esponenziale. Ma questi impianti di climatizzazione, che non sono altro che delle pompe di calore, se da un lato rinfrescano i locali in cui lavoriamo e viviamo, dall’altro espellono verso l’esterno enormi quantità di calore, senza contare il liquido refrigerante che utilizzano, il quale, quando sfugge da impianti guasti, immette nell’atmosfera composti chimici che agiscono come gas a effetto serra.
Stando al Birmingham Energy Institute, un istituto di ricerca dell’università britannica di Birmingham, queste sostanze, assieme all'energia necessaria a far funzionare gli impianti di climatizzazione, sono all’origine dell'11% delle emissioni globali di gas a effetto serra (questa cifra riflette la situazione nel 2018). Entro il 2050, ossia fra meno di 30 anni, si prevede che saranno in funzione in giro per il mondo oltre 4,5 miliardi di condizionatori d'aria e 1,6 miliardi di frigoriferi e che questi apparecchi consumeranno quasi il 40% di tutta l'elettricità prodotta a livello globale.