La creazione di nuovi stagni può fare miracoli per salvare gli anfibi dall’estinzione
14.10.2022
In materia di salvaguardia della biodiversità i successi sono rari. Ogni anno scompaiono definitivamente quasi 60’000 specie animali. Le ragioni sono molteplici: la distruzione del loro habitat, malattie importate, pesticidi, specie invasive, il surriscaldamento del clima, per citare solo quelle più importanti.
Nel nostro paese ciò vale in particolare per gli anfibi, i cui biotopi sono quasi tutti andati distrutti nel corso dell’ultimo mezzo secolo. Nel Canton Argovia, una delle regioni più densamente popolate della Svizzera, centinaia di volontari hanno lavorato per 20 anni per creare oltre 400 nuovi stagni. Ciò facendo hanno offerto agli anfibi, oramai sempre più in declino, nuovi spazi dove prosperare. Il risultato: delle 12 specie di anfibi monitorate, 10 hanno visto le loro popolazioni aumentare, una è rimasta stabile mentre il declino di un’altra è continuato. La popolazione della raganella europea (Hyla arborea), una piccola rana oramai rarissima e che si muove agilmente fra le fronde degli alberi, grazie alle sue zampe munite di ventose, è addirittura "esplosa".
Un gruppo di ricerca svizzero guidato dall'ecologista Helen Moor dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) e dell'Istituto di ricerca sulle acque Eawag, in collaborazione con il Centro di coordinamento svizzero per la conservazione degli anfibi e dei rettili, ha monitorato l’operazione dal punto di vista scientifico ed è giunto alla conclusione che la creazione di nuovi stagni e pozzanghere in cui gli anfibi possano riprodursi può produrre letteralmente miracoli. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica "PNAS" (Proceedings of the National Academy of Sciences).