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La Grecia campione europeo del fotovoltaico

Articolo del 14 ottobre 2022

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Una settimana fa, la Grecia è riuscita per la prima volta a coprire per alcune ore il suo intero fabbisogno di elettricità tramite fonti rinnovabili 

Venerdì 7 ottobre, la Grecia è stata alimentata per un lasso di tempo di circa cinque ore interamente con elettricità rinnovabile, con una produzione rinnovabile che ha raggiunto alle 8 di mattina il livello record di 3.106 MWh. È stata la prima volta, anche se solo per una manciata di ore, che il fabbisogno di energia elettrica dell’intera Grecia è stato coperto al 100% tramite fonti di energia rinnovabile. A questo successo ha certamente contribuito anche il nuovo parco fotovoltaico da 204 megawatt, costruito dalla Hellenic Petroleum nei pressi della cittadina di Kozani, nel nord della Grecia, e inaugurato dal premier greco Mitsotakis lo scorso mese di aprile con le seguenti parole: "Questo progetto illustra i nostri obiettivi nazionali volti ad ottenere energia pulita e a buon mercato dal sole, dal vento e dall'acqua".

Nei primi 8 mesi di quest’anno, cioè da gennaio a fine agosto, le fonti rinnovabili hanno coperto il 46% del fabbisogno di elettricità dei greci, una proporzione in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In Grecia il mercato del fotovoltaico è dunque veramente decollato. Esso beneficia in particolare di una crescente richiesta di energia rinnovabile da parte di aziende e privati, come pure del sostegno dell’Unione Europea, che ha concesso alla Grecia 2,27 miliardi di euro per l’installazione di altri 4,2 GW di capacità rinnovabile, con particolare riguardo al fotovoltaico e allo stoccaggio di energia.

Da notare che finora, per coprire il suo fabbisogno di elettricità, la Grecia ha fatto capo a tutta una serie di fonti, come le centrali a gas, l’eolico, il fotovoltaico, le centrali idroelettriche e le centrali termiche alla lignite, uno dei combustibili fossili più sporchi.

Un programma ambizioso

Attualmente la Grecia dispone di impianti per la produzione di elettricità rinnovabile per una potenza di circa 10 GW e intende portare questa capacità a 25 GW entro il 2030. Una nuova legge per facilitare la transizione energetica è stata approvata dal parlamento greco pochi mesi fa. Essa riduce da 7 a 5 le tappe per la concessione di licenze per nuovi impianti e ne semplifica e accelera parecchio il processo. Fra le novità previste c’è anche la concessione di una decina di licenze per impianti fotovoltaici galleggianti.

Per incrementare rapidamente la sua produzione di energia rinnovabile, la Grecia ha previsto di indire entro la fine del 2024 tutta una serie di gare d'appalto. La prima di queste gare ha già avuto luogo lo scorso 5 settembre e mirava ad assegnare incarichi per la realizzazione di 1 GW di capacità solare ed eolica. Purtroppo non tutti gli appalti hanno potuto essere attribuiti, sia perché non c'era ancora un numero sufficiente di progetti maturi, ossia che avessero ottenuto tutte le licenze necessarie (licenze di generazione, permessi ambientali e accordi di connessione alla rete, ecc.), sia perché al momento i costruttori di nuovi impianti sono al limite delle loro capacità. Risultato: la gara d'appalto ha permesso di assegnare la costruzione di 14 parchi fotovoltaici, con una capacità cumulata di 372 MW, e impianti eolici per una capacità totale di circa 166 MW.

Produrre più energia fotovoltaica ed eolica non basta, occorre anche poterla immagazzinare

In quest’anno di crisi energetica, gli obiettivi del governo greco in materia di produzione di elettricità si sono fatti vieppiù ambiziosi. Se ancora un anno fa era previsto di portare entro il 2030 la potenza degli impianti di produzione di energia rinnovabile dagli attuali 10 a 19 GW, ora l’obiettivo è di portarli a 25 GW. Visto che questo incremento si farà puntando soprattutto sul fotovoltaico e sull’eolico, sarà pure necessario aumentare in modo sostanziale le capacità di stoccaggio. Ecco perché, entro il 2030, la Grecia intende realizzare 3 GW di capacità di stoccaggio a batteria. Il precedente obiettivo di 1,4 GW di capacità di stoccaggio sarà semplicemente anticipato al 2025.

Solare ed eolico forniscono alla Grecia elettricità a basso costo

Il costo medio dell’elettricità prodotta dai nuovi impianti fotovoltaici, di cui sopra, sarà di 47,98 euro al megawattora, ossia circa 4,8 centesimi di euro al chilowattora, mentre quello medio dei nuovi impianti eolici sarà di 57,66 euro al megawattora, cioè poco meno di 5,8 centesimi di euro al chilowattora. Stando all’ultimo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia sulle rinnovabili, il fotovoltaico è oramai l'opzione più economica per produrre energia elettrica, e ciò nella stragrande maggioranza dei paesi.

La Grecia fra i paesi più virtuosi nella graduatoria dei paesi con la maggior quota di fotovoltaico

Sebbene negli ultimi anni i costi dell'energia solare ed eolica siano letteralmente crollati, è attualmente l'energia fotovoltaica ad avere maggiormente il vento in poppa. Essa è infatti meno complicata da implementare di quella eolica, sia a livello locale, sia su scala aziendale e privata. Ecco perché, in particolare nei paesi del Sud e in quelli meno ricchi, ma non solo, si sta assistendo a un vero e proprio boom di fotovoltaico. L’anno scorso la sua capacità è cresciuta a livello globale di 152 GW, circa il doppo della crescita dell’eolico.

Ecco la graduatoria dei paesi in cui il solare ha giocato il ruolo più importante nella produzione di elettricità nel 2021: al primo posto troviamo il Cile col 18% di fotovoltaico, seguono l’Honduras col 12,5%, l’Australia col 12,3%, la Grecia col 12% (unico paese europeo fra i Top 5), El Salvador con l’11,8%, i Paesi Bassi con 11%, Israele pure con l’11%, lo Yemen con 10,8%, il Giappone con 10,4% e la Mauritania col 9,9%.